La vocazione dopo aver vissuto un pellegrinaggio bimbi in treno a Loreto organizzato dalla Sezione Romana Laziale
“Spesso le suore vengono viste come persone che hanno scelto questa vita, perché non avevano altro da fare. Io avevo sogni nel cassetto da realizzare e progetti che erano già a buon punto, li ho lasciati per amore”. Rachele Nicodemi a venticinque anni ha deciso di farsi suora. Originaria di Oriolo Romano, nella Diocesi di Viterbo, fa parte della Congregazione delle Maestre Pie Venerini e ha fatto la sua prima professione religiosa il 15 settembre scorso, nella parrocchia di San Giorgio Martire. Fanpage.it l’ha intervistata, per far conoscere la sua storia e per capire come una giovane di oggi decida d’intraprendere un cammino di consacrazione a Dio, dedicando la propria vita agli altri.
“La mia è una libera scelta – spiega Rachele – e insieme al farmi suora ho scelto anche di rinunciare a tutto ciò che significa più superficialmente ‘apparire’ senza ‘essere’, ciò che spesso accade anche attraverso i social network. Ho scelto di non cercare l’approvazione degli altri, ma di concentrarmi su quello che sono, che sento e che faccio”.
“La mia vocazione a 16 anni”
Rachele ha raccontato qual è stato il suo percorso spirituale, fino ad arrivare alla vocazione e consacrazione: “Vengo da una famiglia cattolica, che però non mi ha mai condizionata nelle mie scelte. Da piccola un’esperienza che mi ha colpita nel profondo è stata la morte di mio zio, al quale ero molto legata, ho cominciato a farmi delle domande e da adolescente ho iniziato a mettere in discussione la mia fede, fino diventare completamente atea e a non interessarmi della mia dimensione spirituale. Studiando Filosofia al liceo mi sono imbattuta nella figura di Sant’Agostino, e mi sono chiesta, com’è possibile che un una persona di cultura come lui possa credere che un uomo possa morire e risorgere. Ciò mi ha spinto a leggere il Vangelo e mi sono innamorata della figura di Gesù. Quello è stato il primo passo verso di lui, ma non avevo ancora maturato in me la consapevolezza di volermi donare completamente a lui”.
La reazione dei genitori
È a sedici anni che Rachele ha la sua vocazione: “È successo durante un viaggio con il treno Unitalsi dei bambini a Loreto. Lì c’è stato il primo incontro vero, faccia a faccia con il Signore. Ero davanti al Santissimo Sacramento e gli ho detto tutto quello che pensavo, sentivo e provavo. Gli ho affidato i miei dubbi e le domande di senso che mi attanagliavano. Mi sono messa in ascolto. La riposta è stata sempre e solo lui. Sul piano umano sentirsi amati da Dio è un’esperienza che sconvolge la vita. Il Signore seduce con la forza del suo amore e quando ci si sente amati così non si può più tornare indietro, non si può più fare finta di niente”. Rachele è figlia unica, quando ha comunicato a sua madre e a suo padre che sarebbe diventata suora all’inizio ha avuto paura, ha temuto che non lo avrebbero capito: “I miei genitori chiaramente hanno fatto molti sacrifici per me e per permettermi di raggiungere i miei obiettivi.
Dire loro che questi erano cambiati mi preoccupava, non sapevo come avrebbero reagito e temevo che li avrei delusi. La loro risposta è stata se sei felice tu siamo felici noi. La cerimonia è stata molto emozionante, mi sento nel posto in cui veramente vorrei essere, mi sento me stessa”. Oggi, dopo la consacrazione alla presenza di parenti e amiche, suor Rachele studia Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma.
“Sogno di andare in missione”
Un passato quello di Rachele, come quello delle ragazze della sua età, ma di ciò che si è lasciata alle spalle non le manca nulla: “Non mi sento limitata, ma profondamente libera. Spesso si ha l’idea che le suore non facciano niente, che conducano una vita noiosa e che passino la giornata solo a pregare. Ogni Congregazione ha il proprio carisma, ossia la propria missione nel mondo, quella delle Maestre Pie Venerini è ‘Educare per salvare’, su eredità della fondatrice Rosa Venerini. Tra le numerose attività, molto si è adoperata per dare un’istruzione alle donne povere e toglierle dalla strada e ha aperto la prima Scuola Pubblica Femminile in Italia”.
Rachele anche da suora non ha smesso di sognare e di porsi degli obiettivi: “Il mio desiderio è quello di servire il Signore ovunque lui mi chiamerà. Coltivo il sogno di andare in missione, specialmente nei Paesi dove ci sono problemi di natura umanitaria, per servire Cristo nei più bisognosi”.
a cura di Alessia Rabbai – fanpage.it
www.fanpage.it/roma/la-storia-di-rachele-a-25-anni-ho-scelto-di-farmi-suora/ https://www.fanpage.it/
Pubblicato il 29 Ottobre 2024