Grazie al progetto “Missione Salute” finanziato dalla Regione Calabria, l’associazione Stella Cometa con la collaborazione delle associazioni di volontariato tra cui l’Unitalsi opera per garantire visite specialistiche alle persone bisognose.
Il vecchio capannone delle ferrovie Calabro Lucane appartiene alla memoria di via Popilia. È il 2004 quando don Antonio Abruzzini – all’epoca prete missionario – lo trasforma in centro per la raccolta di beni destinati all’Africa.
L’associazione Stella Cometa accende un faro su Cosenza e i volontari comprendono che la povertà non abita necessariamente nel terzo mondo. Daniela Vercillo arriva qualche anno dopo e si porta dietro l’idea di realizzare un dispensario, che presto si riempie dei medicinali donati dalle farmacie della città e dai primi timidi benefattori che s’affacciano alla porta di Stella Cometa. L’assistenza sanitaria prende posto accanto alla distribuzione di generi alimentari e indumenti. Persone anziane che non vedono la fine del mese stanno in fila insieme con badanti dell’Est Europa, scappate dalla povertà ma ancora in cerca di una vita dignitosa.
È sotto la presidenza di Daniela Vercillo (2014-2017) che Stella Cometa – grazie a una serie di convenzioni sottoscritte con Auser, Unitalsi, Cavalieri di Malta, cliniche Sacro Cuore e Santa Lucia – delinea i contorni di quello che diventerà un laboratorio medico in grado di offrire prestazioni specialistiche.
Don Antonio Abruzzini, oggi parroco di Pietrafitta, lascia il testimone a Don Battista Cimino. Daniela Vercillo si trasferisce a Modena per motivi di lavoro e – quando un anno fa torna a Cosenza – ricomincia a fare la volontaria. L’ambulatorio medico, ancora una volta, è al centro dei suoi pensieri. Un ecografo servirebbe come l’aria, ma quello più economico non costa meno di 12mila euro e questi soldi per Stella Cometa sono davvero troppi.
Il bando della Regione Calabria rivolto alle associazioni di volontariato viene accolto come un segno della divina provvidenza. «Decidiamo di partecipare con un progetto intitolato “Missione Salute” – spiega Daniela Vercillo – e otteniamo un finanziamento di 35mila euro che ci consente di dotare il nostro ambulatorio medico di tutta la strumentazione necessaria. Oltre all’ecografo, riusciamo ad acquistare anche un elettrocardiografo e un dermatoscopio“.
di Emilia Canonaco – cosenzachannel.it
Pubblicato il 25 Ottobre 2024