Dalla collaborazione tra la Pastorale Giovanile vocazionale di Civita Castellana e l’Unitalsi sempre di Civita e gli Scout di Anguillara è nata un importante opportunità per i giovani della diocesi di Civita: in trenta hanno potuto accompagnare in pellegrinaggio ammalati e disabili al Santuario di Lourdes a fine agosto in treno.
A raccontare questa esperienza è don Francesco Botta e Alessandro Gagliardi presidente della sottosezione Unitalsi di Civita. «E’ stata una grande opportunità – ha detto don Botta – sia dal punto di vista del servizio alle persone che per la scoperta della vita spirituale. Sono state giornate molto intense e hanno permesso a questi ragazzi di far crescere in loro la voglia di mettersi a disposizione delle persone più fragili. E stato avviato un percorso di collaborazione proficuo e intenso che darà ai ragazzi la possibilità di mettersi in gioco dal punto di vista formativo e di fare nuove esperienze di questo tipo. A giorni – prosegue don Botta – ci incontreremo con l’Unitalsi per progettare un cammino comune come desiderano i ragazzi».
Ad accompagnarli oltre a Don Francesco erano presenti Don Piero Rongoni, in qualità di assistente spirituale, Don Augusto Mascagna e Don Paolo Trini. «Come sempre quando si ritorna a casa è difficile trattenere l’emozione e metabolizzare quello che in pochi giorni abbiamo vissuto – ha raccontato Alessandro Gagliardi -: con noi a vivere questa esperienza i tanti giovani che hanno davvero arricchito il pellegrinaggio di una gioia contagiosa mettendosi al servizio del prossimo, iniziando dalle piccole cose. Siamo stati chiamati a qualcosa di grande, convinti che ancora del buono in questo mondo si può fare e si deve costruire. Come sempre tanti sono stati gli sguardi, gli abbracci, i silenzi e le risate contagiose; tanti gli occhi pieni di luce e sguardi di beatitudine come quando una mamma ti abbraccia. Ora siamo ritornati a casa convinti che esperienze come queste non si dimenticheranno mai. Il nostro pellegrinaggio continua per tendere sempre la mano a chi ne ha bisogno. Don Piero, Don Augusto, Don Paolo, Don Francesco, Don Romano, sono stati dei veri punti di rifermento per noi e per averci ascoltato e guidato ogni piccolo istante di questi giorni di vera grazia».
Ugo Baldi – Il Messaggero
Pubblicato il 3 Settembre 2024