Unitalsi Lombarda a Lourdes con il Vescovo Napolioni. La fede unisce nel dolore e nella speranza

Molti cremonesi a Lourdes con le diocesi lombarde. Suggestiva la processione illuminata dalle fiaccole

Fede e devozione a Lourdes raggiungono la massi-ma potenza, leniscono dolori e cancellano fatiche e sacrifici . Lo sanno bene gli ottanta cremonesi partiti lunedì sera. Fanno parte di un pellegrinaggio promosso dall’Unitalsi della Lombarda che raggruppa fedeli provenienti anche da Crema, Mantova, Como e Milano. Cremona è rappresentata dalla sua sottosezione guidata da Tiziano Guarneri, con il cappellano don Maurizio Lucini. Al santuario ai piedi dei Pirenei si sono incontrati con il vescovo Antonio Napolioni che guida un altra comitiva diocesana diretta in Spagna, meta che ha raggiunto ieri.

I numeri lombardi sono significativi: 265 persone, 40 ammalati, 140 volontari tra dame e barellieri 6 medici e dieci cappellani. Tra loro anche una delegazione della Fondazione Redentore di Castelverde guidata dal presidente don Claudio Rasoli e dell’Istituto Ospedaliero di Sospiro. «Sono giornate intense – racconta don Rasoli -perché il programma è molto serrato dal punto di vista delle celebrazioni religiose; il tempo è favorevole, c’è un venticello fresco che sicuramente aiuta soprattutto i malati a vivere i momenti di preghiera con una temperatura gradevole; ogni volta il santuario è gremito, abbiamo già partecipato ad una serie di celebrazioni tra le quali la messa internazionale alla presenza di 20mila persone provenienti da ogni parte del mondo, concelebrata da una quindicina di vescovi, tra i quali il nostro».

Un emozione dietro l altra: «È stato un momento molto intenso dal punto di vista spirituale – continua don Rasoli – ma anche ecclesiale, perché fedeli di tante nazionalità si sono riuniti attorno all altare respirando come sempre l’universalità della fede: tante lingue diverse, ma un unico messaggio attorno al quale tutti ci siamo sentiti fratelli. Abbiamo partecipato alla processione eucaristica e alla via Crucis per i pellegrini sul monte e a quella aux flambeaux che si snoda per il santuario la sera con tutte le fiaccole per concludersi con la messa alla Grotta». Conclude il sacerdote: «Ci sono diversi gruppi di giovani provenienti dagli oratori di Sabbioneta, Ponteterra, Villa Pasquali e Breda Cisoni, Piadena e Drizzona e altri che ruotano attorno al santuario di Caravaggio: anche questo è un bel segno di speranza, perché davvero si stanno mettendo in gioco con il servizio ai più fragili e quindi per loro è certamente una grande palestra e una scuola di vita, mentre per noi adulti è un segno confortante. Nella Francia secolarizzata che per certi versi irride alla fede, Lourdes rappresenta davvero una bella provocazione che è partita da una povera giovane analfabeta che sembrava essere così insignificante, ma che in realtà, grazie alla Vergine Maria, è diventata per tutti un esempio di dedizione, umiltà e servizio all’uomo alla Chiesa». Oggi pomeriggio la partenza per il rientro a Cremona, previsto domani in tarda mattinata.

I pellegrini cremonesi di diverse parrocchie della diocesi in visita a Lourdes da dove rientreranno domani Sotto il vescovo Antonio Napolioni con la delegazione della Fondazione Redentore di Castelverde.

da Luca Ugaglia La Provincia di Cremona e Video di Cremona 1

 


Pubblicato il 12 Agosto 2024