Ascoli, festa per il vescovo. Palmieri abbraccia tutta la diocesi picena: “Ma non dite eccellenza”

Dai ieri a capo anche di San Benedetto, Ripatransone e Montalto: “Chiamatemi padre o don”

Ascoli, 1 luglio 2024 – Il vescovo di Ascoli, Gianpiero Palmieri, da ieri è ufficialmente pastore anche della diocesi di San Benedetto, Ripatransone e Montalto Marche, dopo che Carlo Bresciani, 75enne, è andato in pensione.

E’ stato un pomeriggio molto lungo e pieno di impegni quello programmato dal nuovo vescovo che prima della messa solenne nella cattedrale della Madonna della Marina, ha voluto toccare con mano le diverse realtà sociali e lavorative della fascia costiera. Nonostante il caldo, tutte le tappe previste hanno visto un’ampia partecipazione di fedeli a iniziare dall’incontro con i giovani della Diocesi e dell’Unità pastorale di Monteprandone e Centobuchi, che si è tenuto nel Parco della Conoscenza. “Non chiamatemi Eccellenza – ha esordito con i ragazzi – Va bene Padre, va bene don, ma non chiamatemi Eccellenza”.

Un incontro, quello di Monteprandone, che rappresenta il territorio di confine con la diocesi di Ascoli. Da quella simbolica porta d’ingresso, il vescovo Palmieri si è diretto verso la costa con tappa al centro Biancoazzurro di zona Ragnola per il primo incontro con la ’fragilità’ dove il presule si è intrattenuto con gli operatori e volontari che operano nel settore, in particolare con Caritas, Unitalsi e Ufficio Pastorale della salute. A seguire è stato il momento dell’incontro con la marineria sambenedettese, tanto amata anche da Papa Francesco e con i rappresentanti delle autorità civili e militari, incontro che si è tenuto sulla banchina ’Malfizia’ nel porto di San Benedetto. Bagno di folla al suo arrivo in Cattedrale, con tanta gente ad assistere alla celebrazione eucaristica anche sull’esterno, in piazza Nardone, grazie a un maxi schermo.

di Marcello Iezzi, Resto del Carlino 


Pubblicato il 1 Luglio 2024