Toscana: giovani tra servizio e amicizia:”Un universo fatto di amore, accoglienza e sorrisi”

Circa 150 under 30 tra volontari e disabili si ritrovano adArezzo questo fine settimana per un’esperienza che unisce festa, cultura, spiritualità. La referente regionale Jessica Piattello

L’incontro, un ritrovo annuale che celebra la ripresa autunnale delle attività, viene ospitato ogni volta in una provincia diversa: quest’anno si svolge ad Arezzo. Proprio aretina è Jessica Pittarello, 31 anni, da 16 anni nell’associazione, referente della sezione giovani dell’Unitalsi Toscana, coordinatrice di tutti i ragazzi delle sottosezioni provinciali: «Sono entrata nell’associazione ad appena 14 anni, il parroco della chiesa di Subbiano mi propose di unirmi al gruppo e da lì sono partita per i primi pellegrinaggi a Loreto e poi Lourdes, eravamo una decina di ragazzi. Sin da subito ho stretto delle amicizie, con qualcuno ci ritroviamo ancora tutti gli anni in Francia, da ragazzini alle prime armi, siamo diventati giovani donne e uomini con le nostre responsabilità, punto di riferimento, guide e insegnanti per i neoarrivati. Il meeting di quest’anno è il più numeroso di sempre, 150 ragazzi pronti a donare il proprio tempo libero, il sorriso e il proprio amore per stare tutti insieme e accompagnare chi ha bisogno – sottolinea la referenteIl nostro raduno per qualche ragazzo che ci conosce da poco, sarà la prima esperienza di avvicinamento alla nostra realtà, per prendere le misure con i comportamenti con i nostri ragazzi. Durante l’anno organizziamo delle giornate formative, in cui presentiamo l’associazione nelle scuole, nei gruppi giovani delle parrocchie e agli scout».

Ricco il programma del ritrovo 2023 dal titolo «Con fede, con luce, conforto», chiaro riferimento alla Madonna del Conforto tanto cara alla città. Una due giorni da vivere in piena condivisione, con attività di formazione tecnica e spirituale, lavori di gruppo, spunti e riflessioni, accompagnati dai sacerdoti che seguono il gruppo giovani durante l’anno e li guidano nel loro cammino. Previsti anche incontri spirituali e culturali come la visita alla cappella della Madonna del Conforto dove i ragazzi potranno lasciare dei biglietti con le loro intenzioni di preghiera, la visita alla chiesa di san Domenico con il crocifisso di Cimabue, alla basilica di San Francesco con gli affreschi di Piero della Francesca, e a uno dei quattro quartieri della città, quello di Porta Sant’Andrea dove si trova il museo della Giostra del Saracino.

Oltre al meeting, molto importante per noi è l’organizzazione dei pellegrinaggi, a Loreto in primavera e a Lourdes dove ci rechiamo a giugno, luglio e settembre. Luglio è di solito il mese in cui partecipano più giovani perché coincide con la chiusura delle scuole e la fine delle attività scolastiche anche universitarie» continua Jessica. «I pellegrinaggi sono una tappa importante della nostra realtà associativa, lì il nostro servizio diventa più istituzionale, a Lourdes e nelle celebrazioni solenni indossiamo la nostra divisa storica, dama per le ragazze e barelliere per i ragazzi, per noi rappresenta un grande senso di appartenenza alla nostra associazione. Particolarmente sentito per noi è il pellegrinaggio a Lourdes, che sentiamo un po come fosse casa nostra, tutti gli anni non vediamo l’ora di ritornarci, quella settimana è un uragano di emozioni che affidiamo alla Madonna. Anche se è molto impegnativo e dormiamo poche ore paradossalmente non siamo mai stanchi, stacchiamo totalmente dalla frenesia delle nostre vite quotidiane per prendere una boccata di ossigeno e felicità e dei momenti di riflessione» prosegue la referente dei giovani Unitalsi.

«Ma le nostre attività non si esauriscono solo con i pellegrinaggi, vanno avanti tutti i giorni, nelle nostre sottosezioni quotidianamente ognuno nel suo piccolo organizza qualche servizio per mettersi a disposizione degli altri, vari eventi, dove si coinvolgono il più possibile i ragazzi, i nostri amici, come ad esempio cene, giornate al mare, giornate di fraternità».

Amicizia è una parola che ricorre spesso nei discorsi di Jessica, è il termine che abbatte le barriere della disabilità, creando un legame vero e autentico che va sicuramente oltre il servizio di volontariato. «In Toscana assistiamo circa 30 ragazzi nelle varie attività, siamo sempre tutti insieme, volontari e ragazzi, riconosciamo che la vita va vissuta in ogni sua forma e sua diversità, se qualcuno ha una mancanza, sicuramente questa viene compensata da qualcosa di positivo da donare agli altri. Noi abbiamo imparato tanto dai nostri amici, loro sono per noi una fonte inesauribile, è un cammino che facciamo insieme, non sono due cammini divisi, noi facciamo tutto insieme per abbattere le differenze, loro hanno bisogno di noi per la quotidianità ma anche noi abbiamo bisogno di loro, ci donano una ricchezza incredibile, è un percorso che facciamo tutti uniti, tutto l’anno» prosegue. «Durante l’anno organizziamo vari momenti formativi, ogni sottosezione conosce profondamente i propri ragazzi con difficoltà, dobbiamo essere sempre pronti per qualsiasi esigenza, le famiglie li affidano a noi completamente c è un grande rapporto di fiducia, ci sono ragazzi che vengono con noi da 10/15 anni.

Rinnoviamo ogni volta un rapporto di fiducia e di amicizia con loro, che abbatte le differenze e le difficoltà, con il supporto di strutture adeguate. In passato ci recavamo a Lourdes con i treni, adesso ci spostiamo con autobus attrezzati di tutti i comfort. Nei pellegrinaggi siamo felici, si sta insieme, si fa amicizia, si possono incontrare ragazzi provenienti da tutta Italia; dall’esterno tutto questo potrebbe sembrare poco attrattivo, ma assicuro che una volta entrati nel nostro mondo si scopre un universo fatto di amore, accoglienza, sorrisi» conclude Jessica. «Lo stare insieme ci fa stare bene tutti indistintamente, si scopre che nella vita parallelamente ci si può divertire anche facendo queste esperienze, accompagnando chi ha delle diversità ma non è diverso da noi. Il divertimento, lo stare insieme, affrontare la vita in ogni sua forma, mettersi a disposizione degli altri con il sorriso, assicuro che noi diamo tanto ma riceviamo indietro altrettanto. I giovani sono il futuro dell’associazione, abbiamo sempre bisogno di nuovi ragazzi che ci diano una mano, i nostri sorrisi e quelli dei ragazzi, visibili anche nelle foto sui nostri social, sono il nostro più bel biglietto da visita».

Giuseppina Ciullo, Toscana Oggi

 

Pubblicato il 2 Novembre 2023