A Locorotondo 29 gennaio iniziativa con i giovani per sensibilizzare la Giornata della Memoria

Con lo slogan “ Dalla memoria del filo spinato alla nostra corona di rose a Maria affinché nel cuore dell’uomo non ci sia più cattiveria”, domenica 29 gennaio 2023 presso “La Casa delle Abilità Speciali Giovanni Paolo II”, si terrà appuntamento con la VI^ Edizione della Giornata della Memoria

A renderlo noto l’ Unitalsi di Locorotondo che prosegue: «Obiettivo dell’iniziativa, giunta al sesto anno nell’ambito del percorso Junior dell’Unitalsi di Locorotondo, è quello di sensibilizzare i ragazzi alle tematiche della tolleranza, dell’accoglienza e della fraternità, battendosi sempre contro ogni forma di violenza e discriminazione.

I bambini disabili – evidenziano dall’Unitalsi – furono le prime vittime del programma di eutanasia del Terzo Reich denominato Aktion T4 volto all’eliminazione delle vite “indegne di essere vissute”. Successivamente fu alzato il limite di età, fino a coinvolgere anche i disabili adulti. Quest’anno – proseguono – rifletteremo insieme su come le vite dei più deboli venivano considerate vite da scarto e su come noi unitalsiani abbiamo l’impegno di stare accanto alle persone in difficoltà che spesso, ancora oggi, vengono messe ai margini».  L’incontro sarà strutturato in due momenti per fascia di età: KIDS (under10), dalle 17.00 alle 18.00: i ragazzi racconteranno ai bambini la shoah.

A seguire attività con preghiera: ”il filo spinato diventa una corona di rose a Maria.” TEENS (11-18), dalle 18.00 alle 19.00: visione del docu-film di Rai Ragazzi “Come foglie al vento”. A seguire condivisione di riflessioni sulla AKTION T4: l’olocausto dei disabili.

Giorno della memoria: card. Zuppi, “contrastare ogni forma di razzismo, antisemitismo e discriminazione” anche digitale

Pubblichiamo il testo integrale della dichiarazione del Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, in occasione della Giornata della memoria.

Il ricordo di quello sterminio di milioni di persone ebree e di altre fedi – ha ricordato Papa Francesco – non può essere né dimenticato né negato”. Ecco perché la Giornata della memoria è un appuntamento che impone a tutti non solo di ricordare la brutalità compiuta, ma di contrastare ogni forma di razzismo, antisemitismo e discriminazione. Sono semi insidiosi, che riappaiono in maniera inquietante, che si nutrono di indifferenza e ignoranza, giustificano atteggiamenti e parole, sempre pericolose, come ad esempio il razzismo digitale.
Il 27 gennaio, dunque, onora la memoria di quelle vittime, ci aiuta a capire il nostro passato (perché sono nostri fratelli e sorelle), a raccoglierne la dolorosa eredità consegnata perché ci rendiamo conto e non accada più. Non si deve trasmettere soltanto un’informazione ma occorre toccare il cuore. In un momento così difficile, pieno di inquietanti semi di violenza, confrontandoci con la terribile logica della guerra frutto sempre della crescita di inimicizia e disprezzo della vita, la memoria delle vittime deve imporci un nuovo impegno per costruire un mondo di pace.
Etty Hillesum, uccisa in campo di concentramento, scrisse: “È proprio l’unica possibilità che abbiamo, Klaas, non vedo altre alternative, ognuno di noi deve raccogliersi e distruggere in se stesso ciò per cui ritiene di dover distruggere gli altri. E convinciamoci che ogni atomo di odio che aggiungiamo al mondo lo rende ancor più inospitale”. Fratelli tutti, la grande visione riproposta da Papa Francesco, è possibile a tutti e necessaria per tutti, consapevoli che non può essere solo un auspicio ma un impegno.

 


Pubblicato il 19 Gennaio 2023